a ballerina professionista a trainer: è questo che, un po’, racchiude il mio percorso e ciò che sono. Di a c’è però un universo di passioni, di curiosità e di sfida contro me stessa, che mi ha portata a viaggiare per il mondo in cerca della mia dimensione più vera.
Che ho trovato, poi, nel pilates: oggi lo insegno dentro e fuori Buddyfit, cercando di aiutare le persone a scoprire il proprio corpo e le cose straordinarie che possono riuscire a fare attraverso di esso.
COM’È INIZIATO IL MIO RAPPORTO CON IL FITNESS
Sono nata nel fitness: con mio papà proprietario di una palestra, d’altronde, amare il movimento per me è stato inevitabile. È una passione che mi è stata tramandata, e che fin da piccola ho coltivato sperimentando ogni tipo di sport: dal karate sono passata alla danza all’età di 8 anni, arrivando poi a praticarla a livello professionale e a diplomarmi al Teatro Carcano di Milano.
Quando avevo 16 anni, poi, ho seguito la mia prima lezione di pilates con i macchinari: rispetto al ballo era un modo del tutto diverso di lavorare con il corpo, e inizialmente è stato difficile adattarsi. Praticandolo per tanti anni anche a New York, però, ho capito che era ciò che volevo fare. E che, soprattutto, volevo insegnare agli altri. Ci ho provato a prendere una strada più canonica, studiando Economia all'università... ma l'amore per il movimento era troppo forte che non ho potuto -né voluto_ ignorarlo. E ora eccomi qui, anni dopo, a fare quel che amo ogni giorno.
…E COME HO COMINCIATO CON BUDDYFIT
Sono entrata in Buddyfit praticamente all’inizio, quando era appena stato sviluppato il format attuale con le live. In quel momento avevo già avuto modo di abituarmi all’insegnamento virtuale, dato che durante la pandemia avevo cominciato a svolgere lezioni online: se in video sapevi che c’erano altre persone dall’altra parte dello schermo e potevi vederle con i tuoi occhi, nelle live di Buddyfit hai tutta un’altra percezione.
Almeno all’inizio: poi ti rendi conto che dalla chat arrivano tantissimi riscontri, che l’energia dall’altra parte è molto alta, e improvvisamente percepisci tutto il calore delle persone, come se fossero lì davanti a te. È un’emozione ogni volta!
COSA SIGNIFICA PER ME L’ALLENAMENTO
Per me l’allenamento è un mezzo per dare benessere al mio corpo, a livello fisico ma soprattutto mentale. È un vero e proprio momento di svago: quando mi alleno, stacco la testa da ogni preoccupazione e mi sento subito meglio.
Il lato estetico, alla fine, è solo una conseguenza: ciò che conta di più per me è come l’allenamento riesca a migliorare il mio umore e le prestazioni del mio corpo. Lo vivo come una sfida quotidiana, ma anche come il momento più appagante di ogni giornata.
IL MIO OBIETTIVO
Sicuramente uno dei miei obiettivi a livello personale è il miglioramento delle performance, sia a livello tecnico sia per quanto riguarda le prestazioni fisiche. Vivo il mio corpo come il mezzo che mi consente di fare ogni movimento, di compiere qualsiasi azione nella vita quotidiana, e punto a migliorare sempre di più affinché possa funzionare come deve!
E questo è un po’ ciò che cerco di fare anche con le persone: aiutarle a trovare il proprio equilibrio, rafforzando la consapevolezza che hanno del proprio corpo. Il mio obiettivo è quello di insegnare loro i movimenti corretti da fare non tanto per migliorare fisicamente, quanto per sviluppare la mobilità e la funzionalità del proprio corpo. In questo, penso che il pilates sia uno dei mezzi più potenti che abbiamo, e lo consiglio anche a chi pratica già un altro tipo di sport come disciplina complementare.
DAL BALLO AL PILATES: COME LA DISCIPLINA MI HA CAMBIATA
La mia storia con il ballo è durata tanti anni, e in un certo senso mi ha formata: avendo cominciato da così piccola, è come se la danza fosse da sempre parte di me. Sicuramente però ballare è un lavoro individuale, che ti fa concentrare sul tuo corpo e che è diverso da quello di chiunque altro: è importantissimo ricordare questo quando poi si inizia a lavorare con il corpo degli altri.
Siamo tutti diversi, ognuno con i propri punti di forza e, soprattutto, i propri limiti: io ho avuto modo di scoprire quali fossero i miei grazie al ballo, e cambiando disciplina ho iniziato a capire come aiutare i miei clienti a superare i loro, in modo progressivo, funzionale ed efficace.
Oltretutto, con il pilates ho capito di poter rimanere giovane per sempre: quando un ballerino arriva a fine carriera, dopo aver utilizzato il corpo in maniera così estrema e per così tanti anni, rischia di andare incontro a un vero e proprio crollo. Il pilates in questo si pone come una rinascita, l’occasione per recuperare e mantenersi giovani: praticarlo significa cercare di tendere verso un corpo sano e funzionale il più a lungo possibile. Un elisir di giovinezza, ma soprattutto si salute e benessere.
IL MIO PROGRAMMA TOP
Ci sono diversi modi di vedere e vivere il pilates: c’è chi ama di più il suo lato più esplosivo, caratterizzato da esercizi dinamici e una buona dose di carica. È una versione di questa disciplina che funziona perché ti fa sentire che il tuo corpo sta lavorando, e che i muscoli sono coinvolti al cento per cento.
E poi c’è chi invece ama praticarlo a un ritmo più moderato, con l’aggiunta di pesetti e cavigliere a intensificare ogni movimento. In programmi come questo -il mio preferito- hai la totale consapevolezza del tuo corpo, e questo si traduce nel riuscire a svolgere anche gli esercizi più difficili -quasi- senza sforzo.