' uso della griffonia simplicifolia è sempre più diffuso grazie ai suoi effetti positivi sul benessere mentale, sulla regolazione del tono dell’umore e sulla qualità del sonno.
Tuttavia, chi soffre di problemi alla tiroide, come l’ipotiroidismo o la tiroidite di Hashimoto, deve prestare particolare attenzione all’assunzione di questo integratore.
In questo articolo analizzeremo il ruolo della griffonia, i suoi effetti sulla tiroide e i rischi legati all’integrazione per chi soffre di disturbi tiroidei.

Cos’è la griffonia e come agisce sull’organismo?
La griffonia simplicifolia è una pianta leguminosa originaria dell’Africa Centro-occidentale, in particolare della Costa d’Avorio e del Ghana.
I suoi semi sono ricchi di 5-HTP (5-idrossitriptofano), un precursore della serotonina, il neurotrasmettitore coinvolto nella regolazione dell’umore, del sonno e dell’appetito.
Grazie alla sua azione sul sistema nervoso centrale, la griffonia viene spesso utilizzata per:
- Migliorare l’umore e ridurre stati di ansia e depressione;
- Favorire il sonno, regolando il ciclo sonno-veglia;
- Controllare l’appetito e la fame nervosa, riducendo il desiderio di cibo.
Tuttavia, la griffonia non è priva di controindicazioni, soprattutto per chi soffre di disturbi alla tiroide.

La tiroide e il suo ruolo nel benessere generale
La tiroide è una ghiandola fondamentale per il metabolismo e il benessere generale dell’organismo.
Produce ormoni come la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3), che regolano funzioni essenziali tra cui:
- Controllo del metabolismo energetico;
- Regolazione della temperatura corporea;
- Funzionamento del sistema nervoso e cardiovascolare;
- Equilibrio dell’umore e della concentrazione.
Quando la tiroide non funziona correttamente, possono insorgere disturbi come ipotiroidismo (produzione insufficiente di ormoni) o ipertiroidismo (produzione eccessiva).
In particolare, l’ipotiroidismo è spesso associato a sintomi come affaticamento, depressione, aumento di peso e difficoltà di concentrazione.
Griffonia e tiroide: esistono rischi?
L’assunzione di griffonia può influenzare indirettamente la funzione tiroidea, soprattutto nei soggetti con disfunzioni ormonali.
Vediamo in che modo.
1. Interferenza con la sintesi degli ormoni tiroidei
Il 5-HTP, precursore della serotonina, può interagire con il meccanismo di regolazione della tiroide.
Alcuni studi suggeriscono che la serotonina potrebbe avere un impatto sugli ormoni tiroidei, riducendo l’attività della T3 e T4, con potenziali effetti negativi per chi soffre di ipotiroidismo.
2. Possibile influenza sul TSH
Il TSH (ormone tireostimolante) regola la produzione degli ormoni tiroidei.
Alcuni studi indicano che alterazioni nei livelli di serotonina potrebbero influenzare la secrezione del TSH, modificando l’equilibrio ormonale.
3. Interazioni con farmaci per la tiroide
Le persone in terapia con levotiroxina o altri farmaci per la tiroide dovrebbero evitare l’assunzione di griffonia senza consultare un medico.
L’interazione tra il 5-HTP e la terapia tiroidea potrebbe alterare l’efficacia dei farmaci, causando squilibri ormonali.
4. Effetti sul sistema immunitario
Nel caso della tiroidite di Hashimoto, una malattia autoimmune che colpisce la tiroide, l’uso della griffonia potrebbe influenzare la risposta immunitaria.
Anche se non ci sono evidenze certe, è consigliabile prudenza, poiché la regolazione della serotonina può avere effetti sul sistema immunitario.

Quando evitare la griffonia se si soffre di problemi alla tiroide?
Chi soffre di disturbi tiroidei dovrebbe prestare attenzione all’integrazione di griffonia, soprattutto nei seguenti casi:
- Pazienti con ipotiroidismo in terapia con farmaci tiroidei;
- Persone con tiroidite di Hashimoto, a causa del possibile impatto sul sistema immunitario;
- Chi assume antidepressivi serotoninergici, poiché l’eccesso di serotonina può causare la sindrome serotoninergica;
- Soggetti con alterazioni del TSH, poiché il 5-HTP potrebbe influenzarne la secrezione.
Se si ha una diagnosi di disturbo tiroideo, è essenziale consultare un medico prima di assumere integratori a base di griffonia.
Possibili alternative per il benessere mentale nei soggetti con problemi alla tiroide
Se soffri di problemi alla tiroide, ma desideri migliorare il benessere mentale e il sonno, esistono alcune alternative più sicure:
- Alimentazione bilanciata con cibi ricchi di selenio, zinco e iodio, fondamentali per la funzione tiroidea;
- Magnesio e vitamina B6, utili per il rilassamento e il miglioramento dell’umore;
- Estratti di valeriana, passiflora o melissa, che favoriscono il riposo senza interferire con la tiroide;
- Tecniche di rilassamento, come yoga e meditazione, per ridurre lo stress senza ricorrere a integratori serotoninergici.
Griffonia e tiroide: possibili effetti sulla pressione sanguigna
Un aspetto spesso sottovalutato è il possibile effetto della griffonia sulla pressione arteriosa, un parametro strettamente legato alla funzione tiroidea.
La tiroide regola il metabolismo e influisce sul sistema cardiovascolare, alterando la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna.
- Ipotiroidismo e pressione bassa: Chi soffre di ipotiroidismo tende ad avere una pressione arteriosa più bassa rispetto alla media, con sintomi come stanchezza, vertigini e difficoltà di concentrazione;
L’assunzione di griffonia, che favorisce il rilassamento grazie all’aumento della serotonina, potrebbe accentuare questi effetti e causare un’ulteriore riduzione della pressione;
- Ipertiroidismo e pressione alta: Al contrario, chi soffre di ipertiroidismo può avere una tendenza all’ipertensione.
In questo caso, la griffonia potrebbe avere un effetto benefico nel favorire il rilassamento e ridurre la tensione.
Tuttavia, non esistono ancora studi definitivi sulla relazione tra griffonia e pressione sanguigna nei pazienti con disturbi tiroidei.
Per questo motivo, è sempre consigliato monitorare la propria pressione arteriosa quando si assume griffonia, soprattutto se si è in cura con farmaci per la tiroide o per la pressione.

Effetti a lungo termine della griffonia sulla funzione tiroidea
Se da un lato la griffonia può offrire benefici per il benessere mentale, dall’altro è importante considerare i suoi effetti a lungo termine sulla funzione tiroidea.
- Possibile riduzione della produzione ormonale
L’azione del 5-HTP sulla serotonina potrebbe, nel tempo, influenzare la regolazione del TSH e la produzione di T3 e T4, causando squilibri nella funzione tiroidea.
Per questo motivo, l’assunzione prolungata di griffonia in soggetti con ipotiroidismo potrebbe non essere raccomandata.
- Adattamento dell’organismo
Come per molti integratori, il corpo può sviluppare una sorta di adattamento all’effetto della griffonia, riducendo nel tempo la sua efficacia.
Questo potrebbe spingere a un aumento del dosaggio, con possibili effetti collaterali, tra cui alterazioni della funzione tiroidea.
- Influenza su altri neurotrasmettitori
Oltre alla serotonina, la griffonia può influenzare altri neurotrasmettitori coinvolti nella regolazione ormonale, come la dopamina e la noradrenalina.
Questi neurotrasmettitori giocano un ruolo chiave nella gestione della funzione tiroidea e del metabolismo, motivo per cui è fondamentale valutare gli effetti a lungo termine.
Se si decide di assumere griffonia in modo continuativo, è importante monitorare la propria funzione tiroidea con esami del sangue periodici e consultare un medico per evitare possibili alterazioni dell’equilibrio ormonale.

Conclusione: griffonia e tiroide, assumerla o no?
La griffonia simplicifolia è un integratore utile per il benessere mentale, ma presenta rischi per chi soffre di disturbi tiroidei.
Il suo effetto sul sistema nervoso centrale e sulla serotonina può interferire con la funzione tiroidea, alterando la regolazione degli ormoni tiroidei.
Se hai problemi alla tiroide, consulta sempre un medico prima di assumere griffonia o altri integratori.
Prestare attenzione alle possibili interazioni con i farmaci e monitorare i propri sintomi è essenziale per garantire un uso sicuro e consapevole.