omposto naturale presente nella radice di liquirizia, la glicirrizina è nota per le sue proprietà uniche e il suo ampio uso in fitoterapia e medicina tradizionale.
Queste sue proprietà hanno attirato l'attenzione di ricercatori e professionisti, ma in che modo agiscono sul nostro organismo? E, se esistono, quali sono le possibili controindicazioni?
In questo articolo scopriremo insieme tutto sulla glicirrizina, dai suoi benefici agli effetti collaterali.
Glicirrizina: glyrcyrrhiza glabra
La glicirrizina è un composto attivo presente nella radice di liquirizia (Glycyrrhiza glabra).
È un glucoside saponinico, un tipo di composto chimico che si trova nelle piante, e in questo caso in alta concentrazione nelle radici della liquirizia.
La glicirrizina contribuisce al caratteristico sapore dolce della liquirizia, ma è anche la parte della pianta che ne contiene i principali benefici e proprietà.
Una volta ingerita, la glicirrizina viene metabolizzata nel corpo e può influenzare vari processi biologici, tra cui l'azione degli ormoni e l'infiammazione.
Proprietà della glicirrizina
Le principali proprietà di questo principio attivo sono:
- Antinfiammatorie: è utile per gestire condizioni infiammatorie come asma e artrite;
- Effetti adrenocorticoidi: la glicirrizina può mimare l'azione degli ormoni corticosteroidi, come il cortisolo, coinvolti nella regolazione dello stress e dell'infiammazione;
- Azione immunomodulante, potenziando la risposta immunitaria e aiutando a combattere infezioni virali o batteriche;
- Effetto gastroprotettivo, aiutando a proteggere la mucosa gastrica da lesioni causate da acidi e irritanti;
- Effetti antiossidanti, che aiutano a combattere lo stress ossidativo e a proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi;
- Effetti diuretici e metabolici, influenzando il bilancio idrico e il metabolismo del sodio e del potassio
Glicirrizina e pressione arteriosa
È importante fare una parentesi sul ruolo di questo principio attivo sulla pressione arteriosa.
In particolare, agisce inibendo l'enzima responsabile della trasformazione del cortisolo in una forma inattiva (cortisone) nei reni). Inibendo questo enzima, va ad aumentare i livelli di cortisolo nel rene.
L'aumento dell' attività del cortisolo provoca poi una maggiore ritenzione di iodio e acqua, portando a sua volta ad un aumento del volume sanguigno. Questa è una delle cause di aumento della pressione arteriosa dovuto alla liquirizia.
Questo non significa che la liquirizia alza la pressione se consumata a piccole dosi e sporadicamente. Invece, può diventare problematico in caso di uso prolungato ed eccessivo, portando a un aumento significativo della pressione.
Chi già soffre di ipertensione, quindi, dovrebbe prestare attenzione all'uso di prodotti a base di liquirizia, come le caramelle, e consultare sempre il proprio medico.
Controindicazioni del principio attivo della liquirizia
Oltre al suo intervento sulla pressione, la glicirrizina potrebbe avere controindicazioni anche legate ai reni, perché può influenzare l'equilibrio elettrolitico e causare alterazioni nel livello di sodio e di potassio.
Inoltre, vista la sua capacità di simulare l'azione dei corticosteroidi, può portare effetti simili alla sindrome di Cushing, una condizione caratterizzata da elevati livelli di cortisolo.
Attenzione anche alle possibili interazioni con i farmaci antipertensivi, diuretici e anticoagulanti, di cui potrebbe alterare l'efficacia.
Infine, è sconsigliato il consumo di liquirizia in gravidanza, poiché alcuni studi avrebbero riscontrato un collegamento con una serie di problemi nello sviluppo fetale.
Per ogni dubbio in merito, ti consigliamo come sempre di affidarti al tuo medico.